giovedì 18 febbraio 2016

Il segreto di Pamela Prati? La dieta del dott. Mozzi!

Come fa Pamela Prati a mantenersi così giovane e in forma a 57 anni suonati? Merito dell'attività fisica e di una dieta speciale.... la dieta dei gruppi sanguigni del dottor Mozzi!

La showgirl si confessa durante l'intervista su Tremenza.it indicando la dieta del caro dottore come uno dei segreti del suo fisico da ventenne.

Alla domanda della giornalista Alessandra Menzani "In costume non ha problemi a mostrarsi. Come fa a conservarsi così bene?" ecco come risponde Pamela Prati

Dormo otto ore, sempre. Mangio bene, vado in palestra tre o quattro volte la settimana. Faccio 40 minuti di ciclette, adduttori, addominali, spalle, braccia. Non mangio glutine né olio di oliva: sono intollerante. Vado da una nutrizionista che mi fa una specie di riflessologia ai piedi che mi depura se ho mangiato cose sbagliate: sa, seguo una dieta legata al gruppo sanguigno, quella del dottor Mozzi: niente patate, né carne rossa. Non amo i dolci.

E la giornalista "ignorante" risponde: "Una vita d’inferno, mi pare"

Tralascio i commenti per non essere volgare.

E Pamela Prati risponde: "Ma no. Ho iniziato dalla mia nutrizionista dieci anni fa per colpa del reflusso gastricoerofageo. Tutti i problemi della vita vengono dallo stomaco e dall’alimentazione. Questa donna mi aiuta a liberare l’ansia che tengo dentro da tanti anni. Non chiede tanti soldi, è molto credente, la sua è una missione".

Il resto dell'intervista la trovate qui.

lunedì 1 febbraio 2016

Dottor Mozzi: Quando torna in TV?

E' attesissimo il ritorno in TV del dottor Mozzi, celebre medico che cura i suoi pazienti a suon di diete ed erbe officinali.

Circa un mese fa era stato ospite dello storico programma televisivo di RAI 1, Porta a Porta, condotto da Bruno Vespa. Ma, nonostante le attese, la puntata si è rivelata un vero e proprio fiasco, anzi potremmo definirlo una buffonata, dato che al dottor Mozzi è stato dato pochissimo spazio, mentre ad altri, come ad ospiti che centravano poco o nulla (come il salumiere e la cuoca claudicante di Roma) è stato dato ampio risalto.

Per non parlare del dietologo Calabrese, a cui è stato dato tantissimo spazio per dire le sue castronerie su quanto sia importante contare una per una le kilocalorie di ogni pasto, prima di mettersi a tavola.

La seconda puntata 


dr piero mozzi
Due settimane fa circa, c'è stata una seconda puntata, sempre dedicata al tema dell'alimentazione. Il dott. Mozzi è tornato in "trasferta" a Roma a controbattere le accuse che gli erano state mosse (per esempio che la dieta del gruppo sanguigno non ha basi scientifiche) e per dimostrare che le sue teorie sono in realtà nel giusto.

Tuttavia quella puntata non è mai stata mandata in onda e il fans del dottor Mozzi (che sono più di qualche migliaia),chiedano a grande voce che la RAI la finisca di targiversare e che trasmetta una volta per tutte questa benedetta puntata sulle diete!

Quindi quando va in onda?


Nessuno lo sa, forse domani, forse tra una settimana, forse mai.... Chissà magari il dottor Piero Mozzi (sito ufficiale) ha detto qualcosa che non doveva dire e la puntata si è resa di colpo "sgradita" agli occhi degli amministratori del programma di Bruno Vespa.

Così magari chi gestisce il programma, ha deciso che la puntata è meglio che non vada mai in onda e resti li dove sta, nel limbo delle registrazioni non gradite.

Aspettiamo con fiducia, ma a questo punto, dopo l'ennesimo rinvio comunicato il 28 Gennaio,  nutro poche speranze sul fatto che "mamma RAI" abbia davvero interesse a mostrare al pubblico le potenzialità di una dieta (cioè la dieta del gruppo sanguigno) capace di scardinare tutte le nostre convinsioni e mostrarci, con indubbia chiarezza, quanto in realtà sia facile recuperare la salute attraverso una sana alimentazione.

Aloe Vera





L'’Aloe Vera (Aloe Barbadensis Miller) è una pianta succulenta, perenne, originaria dell’Africa, ma, successivamente, diffusasi in altre parti del mondo.

Il suo utilizzo è molto importante in numerose medicine tradizionali, come la cinese, l’indiana, l’africana, ed anche nella nostra tradizione erboristica.

Due sono i principali derivati delle foglie di Aloe: il succo amaro e giallastro, a prevalente contenuto antrachinonico, utilizzato, per uso interno, come lassativo, digestivo e colagogo, Fig. 31 84 ed il gel, contenente mucillagini, tipo glucomannani, e mucopolisaccaridi, utilissimo in caso di scottature, traumi, ferite, piaghe, morsi di insetti e malattie della pelle (acne, eczemi, psoriasi), ad attività antinfiammatoria, antisettica-battericida, e, di recente acquisizione, antivirale ed immunostimolante. Numerosi ricercatori hanno negli ultimi tempi focalizzato il loro interesse sulla frazione polisaccaridica (denominata acemannano) del gel di Aloe, arrivando a caratterizzarla in quattro glucomannani parzialmente acetilati. Proprio tale componente sembra responsabile degli effetti immunostimolanti della pianta.

L'’estratto acquoso di Aloe è infatti in grado di potenziare l’attività dei macrofagi, dei leucociti polimorfonucleati e delle cellule T, di attivare il complemento e di promuovere il rilascio di modulatori dell’attività del sistema immunitario e la produzione di interferone. Molti studi hanno sottolineato i buoni risultati ottenuti, somministrando il complesso polisaccaridico, in pazienti affetti da tumori e AIDS. In uno studio su 15 persone con HIV, durante cui veniva somministrata una bevanda contenente 500-800 mg di acemannano, è stata evidenziata la permanenza in vita, a distanza di sei anni dall’inizio della sperimentazione, dei soli 5 partecipanti che non avevano cessato di assumere il preparato. Gli altri 10, che avevano interrotto volontariamente l’assunzione, erano morti nell’arco dei successivi 18-24 mesi. E’ stato ipotizzato che la maggior sopravvivenza potesse essere imputata ad un incremento e ad una attivazione della popolazione dei linfociti T del tipo CD8.

L'’acemannano ha dimostrato proprietà antivirali nei confronti del virus dell’immunodeficienza umana del tipo 1 (HIV-1), di quello dell’influenza e quello del morbillo. La sua azione si esplica tramite l’inibizione della glicosilazione delle glicoproteine virali e della replicazione dei virus. 85 L'’Aloe può essere utile per rinforzare l’azione di farmaci antivirali utilizzati per combattere l’'AIDS (per esempio l’azidotimidina e l’acyclovir).

La reale possibilità di ridurre i dosaggi di tali farmaci è molto interessante, dati gli effetti collaterali da essi provocati (anemia, depressione della produzione di globuli bianchi ecc.). La dose di acemannano da utilizzare a scopo terapeutico è stata quantificata in 800-1600 mg/die, che dovrebbe corrispondere a circa ½-1 litro di succo di aloe vera, anche se il contenuto di tale principio attivo nelle foglie può variare molto. In studi effettuati in pazienti, affetti da AIDS in fase iniziale, il numero di grossi monociti circolanti è risultato aumentato in seguito a somministrazione di 800 mg/die per os di acemannano, indicando un miglioramento della fagocitosi.

L'’utilizzo in pazienti con disturbi avanzati da HIV sembra avere invece scarso valore.

 • Dosaggio: In letteratura non sono stati definiti dosaggi precisi. Gli esperti di Herbal Research F. riportano come dosaggio, per il gel di Aloe, 1-2 cucchiaini da te’ fino a 3 volte al giorno.

Controindicazioni: L’Aloe è una pianta usata dall’uomo da millenni, sulla quale esiste quindi un’ampia tradizione empirica di utilizzo in varie patologie, e su cui non sono segnalati, in letteratura, dati di tossicità. Studi di tossicità subacuta hanno dimostrato una buona tollerabilità per dosi dell’ordine di 1500-2000 mg/kg/die per os, anche protratte per mesi. Il gel di Aloe, ricco di acemannano, viene estratto dalla parte centrale della foglia, può contenere quindi solo tracce di composti antrachinonici e non presenta le controindicazioni ad essi associate; si raccomanda però di usarlo con cautela in pazienti in terapia antidiabetica. Non è consigliata inoltre la somministrazione in gravidanza o durante l’allattamento, perché non sono disponibili dati riguardanti i suoi effetti sulla donna, sul feto e sul lattante.

Emodieta ed Aloe


Nell'emodieta del dr. Peter D'Adamo e del dottor Piero Mozzi, l'Aloe è una pianta consigliata solo ed esclusivamente alle persone di gruppo sanguigno A. Per gli altri invece potrebbe essere addirittura nociva.